Porta d’Europa

Il 5 ottobre 2016 ho deciso di murare simbolicamente la Porta d’Europa per un’ora. I mattoni utilizzati, creati appositamente, recano incisa l’espressione migrante non identificato qui riposa, trovata su alcune delle lapidi del cimitero di Lampedusa. Quest’isola, primo accesso all’Europa per coloro che attraversano il Mediterraneo, è stata candidata al Premio Nobel per la Pace ed è ormai divenuta un simbolo internazionalmente riconosciuto di accoglienza. La Porta d’Europa è opera dell’artista Mimmo Paladino, che la realizzò nel 2008 per commemorare e celebrare il coraggio di coloro che perdono la propria vita nel tentativo di raggiungere le coste europee. La mia intenzione era quella di installare il muro il 3 ottobre, divenuto ‘Giornata della Memoria e dell’Accoglienza’ in seguito al naufragio avvenuto il 3 ottobre 2013 a poche miglia dal porto di Lampedusa e che provocò la morte di 384 persone. L’installazione del muro mi è però stata vietata dalle autorità locali in quanto ‘non conforme all’immagine pubblica’ che, specialmente in quel giorno di grande esposizione mediatica, si vuole trasmettere dell’isola e cioè quella di un luogo di incondizionata accoglienza e rifugio per coloro che vi giungono.

Come ho però avuto modo di comprendere trascorrendo del tempo sull’isola, questa rappresentazione di Lampedusa come modello di soccorso umanitario e integrazione non corrisponde esattamente alla realtà. Rimane però senza dubbio l’immagine più popolare per i media e quella più efficace per raccogliere il consenso pubblico. Quella che viene continuamente proposta a livello mediatico e che è quindi divenuta l’immagine ufficiale dell’isola a livello internazionale. La decisione di murare la Porta deriva quindi dalla consapevolezza che quella porta, quella d’Europa ma anche quella di luoghi all’apparenza più accoglienti, è già chiusa.

Per questo motivo e nono  
stante il divieto ho quindi deciso di installare comunque il muro per reclamare il mio diritto a dire quello che accade in tutta Europa, Lampedusa compresa.