transcendental homelessness

 

Transcendental homelessness is a philosophical term coined by George Lukacs in his 1920 work Theory of the Novel. Lukacs describes the term as “the urge to be at home everywhere.”

If home is a state of mind, and is a place of peace and belonging, being homeless represents a state of disharmony and disconnection.

The project stemmed from the urge to find a “sense of home” and the attempt to understand what feeling homeless, in its broader acceptation, means.

 

L’espressione ‘Transcendental Homelessness’ è stata coniata e per le prima volta utilizzata dal filosofo Geroge Lukacs nel suo saggio del 1920 The theory of the Novel.  Lukacs descrive il termine come ‘la necessità di sentirsi a casa ovunque’.

Il lavoro consiste in un’installazione sonora risultante da una serie di conversazioni, memorie e racconti raccolti nell’arco di tre mesi e tratte da discussioni intrattenute con amici o sconosciuti circa il concetto di ‘casa’, appartenenza, e senso di smarrimento.

La parte audio è affiancata da una serie di immagini che ritraggono una stanza portatile che ho trasportato in uno zaino con me durante quei mesi, e che veniva simbolicamente aperta e montata nei luoghi dove avvenivano le conversazioni.